TRAMA GDR

a history of damned blood

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    Ancor prima della nascita di Cristo, quando le guerre tra popoli e l'antico Impero Romano erano ancora lontani e mai stati concepiti, gli uomini vivevano in assoluta armonia con la natura. Il mondo non era come oggi lo conosciamo, gli uomini rispettavano e veneravano la natura come unica Dea incontrastabile: essa rappresentava la salvezza, il giudizio divino, tutto.
    «Dico che non potete sopprimere la natura. Se lo tentate, essa si rivolterà contro di voi, e farà strazio di voi.»
    Nella terra il cui nome è oggi ''Britannia'', viveva un'antica stirpe di uomini il cui legame con la natura era particolarmente radicato ed enfatizzato. Non solo rispettavano oltremodo quell'entità astratta poiché non personificata, ma tangente perché ovunque; l'amavano così tanto da spingersi a ritenersi sacerdoti. Paragonabili ai preti di oggi, i Druidi erano i maggiori esponenti, i capi spirituali dei Celti. Poco resta di questa fantastica quanto misteriosa civiltà, o almeno così pare: pochi conoscono la loro eredità che gli uomini tramandano da secoli, di generazione in generazione.
    Benevola e straordinaria, la Natura rese i Druidi servi e nobili sacerdoti capaci di avvalersi di essa in qualsiasi momento. ''Magia'' questo è l'appellativo che nei secoli è stato attribuito alle facoltà speciali di individui selezionati dotati di grande potere. Oggi la magia ha perso il valore di un tempo, essa è totalmente sottovalutata e vista come qualcosa di materiale e scontato; la pratica un tempo utilizzata per proteggere la natura e curare i malati, ha perso il suo nobile valore spirituale. Ma è comunque radicata in molti esseri umani, trascritta in un DNA di stirpe nobile, sebbene sia spesso sconosciuta ed utilizzata relativamente.
    Col passare dei secoli i Druidi furono costretti a riconsiderare la magia, iniziando loro stessi ad utilizzarla come un'arma e molto raramente come mezzo per venerare e ringraziare la natura da sempre loro benefattrice. Le tribù Celte si trovarono ben presto a dover affrontare realtà più grandi di loro stessi: conquiste, attacchi, popoli barbari intenzionati ad espandere i loro confini. Per non parlare poi dell'irruenza dei Romani, che riuscirono in poco tempo a conquistare e sottomettere le popolazioni straniere che abitavano i territori da loro ambiti. La natura, da protagonista indiscussa della vita degli uomini del tempo, diventò ben presto spettatrice di uno spettacolo che aveva come protagonisti gli stessi uomini ai quali aveva donato facoltà divine e ambite da molti.
    Pochi anni prima della nascita di Cristo erano diciotto le famiglie dotate di poteri magici, le quali erano state decimate nel corso dei secoli a causa delle continue ondate di colonizzazioni subite. Molti maghi furono sterminati indiscriminatamente con le loro tribù di semplici umani che si avvalevano delle conoscenze di questi ultimi solo per avere salva la vita; purtroppo l'irruenza dei popoli barbari fu tale da radere al suolo gran parte delle popolazioni che si trovavano in Britannia. Interi villaggi rasi al suolo. Notte dopo notte. Senza un valido motivo, donne uomini e bambini massacrati senza alcun contegno, bruciati vivi, senza alcuna speranza di avere salva la vita. Nemmeno i maghi riuscirono a placare questa malvagità, probabilmente a causa di un'indiretta vendetta da parte della natura che da madre era divenuta matrigna per loro; tradita nel profondo, maltrattata.
    La notte del tredicesimo plenilunio dell'anno 710 a.C. i pochi capifamiglia Druidi rimasti decisero di riunirsi in un'Assemblea avente l'unico scopo di preservare l'intera razza magica. Essi non pensavano più al bene dell'intera comunità, ma solo ed esclusivamente alla loro salvezza, che a conti fatti è plausibile e più che giustificato.
    Durante l'assemblea emergeranno tre figure che in seguito si dimostreranno essere i più coraggiosi, ma anche traditori della natura stessa.

    Le finestre, uniche stelle nel cielo di quella notte buia, brillavano di una luce fioca e delicata. Le donne dei villaggi adiacenti guardavano speranzose e preoccupate l'unica casa le cui finestre erano spente; dall'interno provenivano rumori, schiamazzi, segnali che lasciavano intendere che in quel momento i diciotto uomini lì presenti stessero discutendo animatamente.
    Jake Mitchell - «Scappare? A quale scopo fratelli miei? Lasciare il nostro territorio nelle mani di questi inetti, bastardi uomini il cui scopo è quello di rapire le nostre donne e appropriarsi delle nostre greggi.» La voce di Jake risuonò in tutta la sala, mentre le facce dei presenti divenivano cupe e pensierose. Egli era capace di grandi cose, ma soprattutto incitare gli uomini alla rivolta.
    Katerina Eleanor Leclercq - «Nostro fratello ha perfettamente ragione, dobbiamo lottare con tutte le nostre forze! Loro hanno strappato il cuore dei nostri uomini e noi faremo lo stesso con loro, li ridurremo in cenere davanti agli occhi dei loro stessi figli!»
    La voce della donna scosse gli animi dei presenti, fatta eccezione per Alexander e colui che in quel momento poggiava la mano sulla spalla della donna, pienamente soddisfatto e rabbioso.
    Alexander Balcoin - «Diavolo, diavolo delle mie brame: chi morirà per primo in quest'impuro reame?
    Una sonora risata ruppe quel mormorio di voci e nel preciso istante in cui la frase fu completamente pronunciata, una figura femminile irruppe nella stanza e guardò i presenti con aria afflitta e terrorizzata.
    «Stanno arrivando! Dobbiamo separarci amici miei, il nostro tempo è ormai giunto al termine.»
    Ella si riferiva ai Romani che erano ormai giunti a popolare uno dei pochissimi territori rimasto ancora libero e privo della loro presenza, nonostante questa fosse molto attiva nei territori adiacenti. Quindici dei presenti lasciarono la stanza e dopo essersi uniti alle loro mogli e ai loro mariti, lasciarono in fretta il villaggio rurale.
    I tre irruenti personaggi restarono li, sicuri e affatto preoccupati. Ognuno di essi pose sull'immenso tavolo di mogano scuro un coltello affilato attorno ad un calice che già si trovava li. Col rispettivo coltello lacerarono il palmo delle loro mani, e fecero scorrere il loro sangue all'interno del calice che iniziò ad illuminarsi di una strana luce. Sorrisero tutti e tre, e pronunciarono in latino uno strano incantesimo. Una scossa ruppe le finestre della casa e il sangue sgorgò fuori dal calice, tracciando tre linee regolari l'una rivolta verso un mago.
    Paradossalmente i tre liquidi non si erano mischiati, bensì - pur essendo stati contenuti nello stesso calice - erano rimasti eterogenei.
    Alexander Balcoin - «E' qui con noi Mormorò l'uomo eccitato, passandosi la lingua tra le labbra.
    Katerina fu un attimo scossa da qualcosa e un istante dopo gli occhi le divennero neri come il carbone, scuri come la notte.
    Katerina Eleanor Leclercq - Evil - «Siete dunque disposti a dannare la vostra linea di sangue rendendo la vostra magia oscura?» La voce della donna era alterata e terrificante, ma non era la prima volta che i presenti avevano a che fare con quell'entità oscura e malsana.
    Jake Mitchell - «Doniamo a te il nostro sangue, affinché tu possa renderci tuoi servi per l'eternità. Creeremo dei circoli come da accordo e macchieremo l'intera razza magica. L'equilibrio sarà spezzato, il male prevarrà sul bene.»
    Katarina tornò in sé e contemporaneamente un'aura nera accerchiò i presenti, fino ad entrare in ognuno di essi. Macabra la scena: dalle loro bocche iniziarono a venire fuori litri e litri di sangue, magicamente rigenerato da quell'entità in loro presente. Non avevano più legami col loro passato, erano ormai potenti e pronti a stravolgere le sorti delle loro genti.
    Inutile sottolineare e descrivere l'imminente battaglia che vedrà i tre presenti come vincitori, né limitarsi a descrivere l'indignazione della natura che ormai impotente preferirà lasciare perire i poveri Romani, o meglio quel piccolo esercito mandato in quel villaggio per conquistarlo.
    Alexander, dopo aver radunato cinque delle famiglie che erano fuggite quella notte, si stanziò in quel territorio, nella città il cui nome da Londinium diventerà Londra.
    Katerina farà lo stesso, ma si sposterà a Oxford; stessa cosa Jake, che preferirà Brighton.
    I tre suggelleranno rispettivamente tre circoli, che uniti inizieranno a riconquistare gran parte della supremazia ormai persa.
    Gli “Originals” sono i primi vampiri, gli Originali, gli Antichi. Da loro sono stati generati tutti gli altri vampiri esistenti.
    Ma come nacquero queste creature?
    Come spesso accade, fu l’amore la causa di tutto. Un amore di tipo materno tuttavia.
    Fu Adelaide Monroe, la prima strega, a trasformare i suoi figli e il marito in vampiri. Diede loro l’immortalità tramite un rituale magico molto complicato.
    Dopo che i licantropi del villaggio di Adelaide, uccisero il suo ultimogenito, un bambino poco più che undicenne, la donna decise che per proteggere quelli che le rimanevano, avrebbe usato la magia.
    Donò loro l’immortalità, una forza sovraumana come quella dei licantropi, gli conferì agilità prendendo potere dal sole e da un grande albero, una quercia bianca.
    Tuttavia, durante il rituale, questi elementi si ribellarono contro i vampiri, come a dimostrare che la natura vuole equilibrio, e a creature così eccelse, avrebbe dato dei punti deboli.
    Il sole, era infatti mortale per i vampiri, li avrebbe ridotti in cenere. Ma Adelaide con la magia risolse anche questo, creò otto anelli di lapislazzuli per i figli e uno per il marito, tali anelli avevano il potere di proteggerli dai raggi del sole, permettendo a tutti loro di camminare alla luce del sole.
    D’altra parte, il legno della quercia bianca, è l’unica cosa in grado di uccidere in maniera definitiva un vampiro Originale (a differenza degli altri vampiri, per uccidere loro basta un semplice paletto di legno conficcato nel cuore). Visto che la quercia era considerata un’arma letale per gli Antichi, venne fatta bruciare. Tuttavia, restava un pericolo…
    La cenere dell’albero, unita ad un pugnale d'argento conficcato nel cuore di questi vampiri, può renderli morti fino all'estrazione dell'arma dal loro petto. E l'erba che cresceva sotto la quercia, la verbena, può ustionarli, renderli incoscienti e rende le persone immuni al soggiogamento.
    Tuttavia, Adelaide commise un errore, trasformò in vampiro anche Klaus "Dimitri" Gascoyne - il figlio che aveva avuto da un licantropo - che essendo soggetto alla maledizione della licantropia, come il padre, si trasformò in un ibrido tra le due specie.
    I vampiri Originali, inoltre, hanno anche un altro potere, sono gli unici esseri che possono soggiogare chiunque eccetto le streghe.
    Tuttavia, la morte di un Originale, causerebbe la scomparsa di tutta la sua linea di sangue, ovvero dei vampiri che ha morso, e dei vampiri che sono stati morsi a loro volta da vampiri generato da quell’Antico e via dicendo.
    Quando Klaus scoprì cos’era, gli furono chiare molte cose: il comportamento del padre, , sembro scontroso nei suoi confronti, lo sguardo della madre quasi assente alle volte, e al maggior favoritismo per gli altri figli.
    In preda alla rabbia cieca, per essere l’unico della sua specie e per essere stato “tradito” dalla madre, Klaus uccise quest’ultima, addossando la colpa al padre – che poi non era il suo vero padre – e fingendo di voler vendicare la morte della madre, uccise l’uomo. E il segreto sulle vere cause di tutto quel sangue versate morirono con lui.
    Così, Klaus, assieme agli altri suoi fratelli: Sebastian, Balthazar, Irial, Adrien, Anita, Marianne e Savannah hanno iniziato a dare vita ad una nuova razza che ben presto avrebbe popolato il mondo: i vampiri.
    Nel corso degli anni molti tra di loro si sono persi, si sono allontanati, ma Klaus non si è mai allontanato troppo da Irial e da Anita. (anche Adrien?)
    Mentre gli altri suoi fratelli e la sorella, andavano in giro per il globo scomparendo e lasciando perdere le loro tracce anche per secoli.
    Ma Klaus si è sempre sentito “solo”, essendo l’unico ibrido nessuno poteva essere come lui…
    Finché, un giorno, non venne a conoscenza di un essere speciale, un essere che con il suo sangue poteva garantirgli una schiera di ibridi: la doppelganger.
    Per secoli Klaus l’ha cercata fino a oggi… E anche se non sa bene come usarla (sacrificarla secondo il rituale, oppure non fidarsi delle streghe e trovare un’atra soluzione?), pare che l’abbia trovata, e che questa ragazza si chiami Sedrik Shawnee Earnshaw.

    Nel ventunesimo secolo Londra non è più la città che tutti conoscono, da sempre adorata e vista come la città perfetta. L'equilibrio che regolava le leggi della natura è stato definitivamente spezzato da due eventi: la maledizione spezzata dall'Ibrido con conseguente squilibrio tra le razze magiche, e l'inconsapevole suggellamento del circolo nero tale per via delle tre discendenti Balcoin in esso. Sono troppi gli squilibri dell'intero mondo, concentrati in un'unica cittadina che ad oggi vanta streghe dannate, maledizioni, profezie, ibridi, cose che mancano - per fortuna - nelle altre città. Tutti pedine della natura che da spettatrice inizia a vendicarsi dimostrandosi protagonista indiscussa; in realtà ella continua ancora a fare il suo corso indifferente, non curante del male che gli uomini sono soliti recarsi tra loro. Maghi contro maghi, vizi, virtù: sangue per il potere; battaglie combattute solamente per avere piaceri vani, inutili, che ben presto non serviranno a niente se non a finire a l'inferno.
    Un'altra è la piaga capace di porre fine agli squilibri, sebbene attraverso macabri rituali e mezzi scomodi e sanguinari: stiamo parlando dei Cacciatori, definiti comunemente col nome di "Hunters", i quali si dividono anch'essi in circoli ove vi è un capo e diversi seguaci che seguono i suoi ordini. Essi sono sempre esistiti, ma mai stati così potenti da porre fine alla vita di diversi maghi: usano la magia, si avvalgono di Vampiri e Mannari traditori della loro stessa razza e senza ritegno uccidono innocenti che mai hanno ucciso, se non per completare le loro transizioni.
    In un mondo già precario come quello attuale, i Cacciatori sono un'altra delle avversità che i protagonisti del nostro mondo devono affrontare. Diversi sono i cattivi: la Strega Originale che desidera porre fine alla vita dei suoi figli, ovvero ai suoi errori; i Cacciatori che desiderano sterminare le Streghe e gli altri mostri, scherzi della natura; NickKlaus che mette a repentaglio la vita della Doppelganger e di chi le sta attorno.
    Tanti i protagonisti di questa storia il cui finale sembra incerto e privo di ogni fondamento. 9 le streghe/maghi dotate/i di magia nera capace di soggiogarli e renderli propri schiavi: essi discendono direttamente dal diavolo, nelle loro viscere hanno sangue dannato e nero che mai e poi mai gli permetterà di convertirsi al bene. Streghe pure inconsapevolmente coinvolte in circoli dannati che le condurranno sicuramente alla morte o a battaglie dalle quali mai e poi mai usciranno totalmente vittoriose. Vampiri che si trovano coinvolti in linee di sangue antiche e originali la cui dinastia è senza alcun dubbio in pericolo data la cattiveria di Nicklaus. Gli Originals stessi che devono fare i conti con un fratellastro le cui intenzioni non sono affatto da sottovalutare. Una Doppelganger in pericolo, il cui sangue è l'ingrediente di diverse maledizioni e ciliegina sulla torta tre sorellastre legate in un circolo il cui potere nero è straordinariamente grande.

    created by dany&sandy



    Edited by danny‚ - 30/4/2012, 20:30
     
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